Leggo oggi dell’intenzione del Sindaco Giordani, consigliato da uno dei suoi più stretti collaboratori, di traslocare nel Cda della società Interporto Padova Spa gli attuali consiglieri di amministrazione del Consorzio Zona industriale e Porto fluviale di Padova.
Tale decisione, sarebbe stata ispirata dalle parole del Presidente del Consorzio Zip Ceccolin che, udito in commissione consiliare lo scorso 5 febbraio, avrebbe fatto un appello al Comune circa la necessità di decidere delle sorti della società stessa….
Sono stata assessora del Comune di Padova per 5 anni e per 7, compreso quello in corso, sono una consigliera comunale: ho giudicato in passato che la messa in liquidazione del Consorzio Zip, o una sua fusione con la Società Interporto, fosse una decisione sbagliata e strategicamente perdente per la nostra comunità e per il nostro territorio, continuo a pensarlo, anzi oggi lo penso molto più di all’ora.
Ho sempre lavorato per un nuovo Consorzio Zip, con nuove mansioni, responsabilità e strategie, riconoscendo a quell’ente e alle sue lavoratrici e lavoratori, una importanza strategica irrinunciabile nell’economia cittadina e nella gestione pubblica di un’area industriale tra le più grandi del Nord Italia.
Più volte ho chiesto una nuova visione per l’economia di Padova, per il suo sviluppo economico e sociale, e ho spinto per una nuova programmazione di essa e per un nuovo sviluppo, dove insieme ai settori del terziario e dei servizi, si reinvestisse anche nel settore industriale, del manifatturiero e dell’ innovazione.
Sono anni che gli studi dei maggiori economisti mondiali, ci spiegano come i territori non possano basare la loro economia solo sul terziario e sui servizi, ma servono politiche industriali e nei settori più innovativi, per creare posti di lavoro qualificati, per rendere il territorio più ricco e con pezzi di forza lavoro più protetti dal punto di vista contrattuale.
Anche la nostra Amministrazione parla di innovazione….ha già individuato più siti per incubare le idee…ma come non si è pensato alla Zip per iniziare questo percorso?
Serve una nuova visione strategica, con un ridisegno delle funzione del Consorzio Zip, ma con una chiara idea della Padova che vogliamo non solo per l’oggi, ma per i prossimi 10, 15, 20 anni.
Tale discussione va fatta tra gli enti che oggi compongono il Consorzio, Comune, Camera di commercio, Provincia, ma anche con tutte le altre istituzioni cittadine, in primis l’Università, il Parco Scientifico Tecnologico, le organizzazioni sindacali, le associazioni datoriali, e anche con Interporto.
Per questo dico no a fusioni a freddo, a liquidazioni e chiedo che venga attuato quanto è scritto nel programma di mandato di questa amministrazione, ovvero “Zip può evolvere il proprio ruolo in quello di un moderno Business Locator per attrarre nuove imprese nella zona di Padova. Dovrà fornire servizi amministrativi e di supporto agli investimenti per portare a Padova nuovi investitori che cercano aree produttive…”.
Tocca alla politica adesso, non si può più rinviare una discussione sul futuro di Padova, sul suo sviluppo economico e sociale.
Tocca a noi non disperdere un patrimonio di esperienza e saperi che il Consorzio Zip rappresenta.
Daniela Ruffini, consigliera comunale
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