Padova, 28 marzo 2019
Tante lavoratrici e tanti lavoratori in piazza, stamattina a Padova, vuote le fabbriche in sciopero, una grande manifestazione per dire basta agli incidenti, alle morti, alle invalidità, alle malattie che da questo lavoro derivano.
Perché se si esce da casa sapendo che è possibile tornarci invalidi, o non tornarci affatto, non si sta andando al lavoro, si sta andando alla guerra.
E tra le operaie e gli operai in corteo diffusa la coscienza di tre fatti, giustamente sottolineati dai migliori interventi fatti sul palco.
Primo, è la preminenza del profitto che determina le condizioni di rischio sul lavoro: sono più importanti i costi della pelle di chi lavora.
Secondo, solo la lotta può cambiare questo stato di cose: nessuno regalerà niente.
Terzo, solo l’unità dei lavoratori può far vincere le lotte: le divisioni e i diversi trattamenti tra donne e uomini, tra italiani e migranti, tra “garantiti” e precari, servono solo ad indebolire chi lavora.
Grazie a chi, tra tante, troppe, difficoltà, si è dato a lungo da fare per organizzare questa giornata.
Ma per cambiare l’andazzo i metalmeccanici da soli non bastano, ora ci vuole lo sciopero generale.
Giuseppe Palomba
(segr. prov. PRC Padova)
Ringraziamo Nando Piezzi per le foto. La gallery completa sulla pagina Facebook Prc Padova a questo link.
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