Rifondazione Comunista sarà in piazza anche a Padova per festeggiare il 25 Aprile, festa della Liberazione.
Ci sono molte ragioni per farlo. Quel giorno finiva una guerra, voluta dal fascismo, costata all’Italia quasi mezzo milione di morti, oltre il 10% della popolazione. Finivano 20 anni di dittatura, di repressione del dissenso, di tribunali speciali, di condanne al confino, al carcere, a morte, che avevano colpito qualunque dissenso. Finivano le leggi speciali e quelle razziali. Finivano due anni di feroce occupazione nazista, con la loro scia di stragi di innocenti. Aveva termine di fatto la monarchia che aveva avallato tutto ciò. Si iniziava il percorso che portava alla Repubblica nata dalla Resistenza ed alla Costituzione.
Ma io credo ci sia una ragione ancora più importante.
Il 25 Aprile noi ricordiamo quelle donne e quegli uomini, quelle ragazze e quei ragazzi, che dedicarono una parte importante della loro vita alla lotta partigiana, mettendo in gioco, e troppo spesso perdendo, la loro vita per la Libertà di tutti.
Anche per quella di Salvini, che è libero di non festeggiare (anzi, francamente, siamo contenti di non avere neppure questo da condividere con lui). Perfino per quella degli imbecilli, criminali e fascisti, che qualche giorno fa hanno bruciato il monumento in memoria di Giulia Lombardi, ammazzata, perché Partigiana, a 22 anni, dai loro predecessori, fascisti come loro, e che non dovranno affrontare un tribunale speciale ma una giustizia che almeno in teoria dovrebbe essere uguale per tutti.
Per rispetto di quelle e quei combattenti, e delle nostre e dei nostri caduti, se non per altro, noi ricordiamo, continuiamo a raccontare quelle vicende, e non perdoniamo.
Beppe Palomba, segretario prov.le di Rifondazione Comunista, Padova
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