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5 dicembre 2019 – Rifondazione Comunista in piazza a sostegno dello sciopero generale in Francia contro la riforma Macron del sistema pensionistico e per abrogare in Italia la riforma Fornero.
Giovedì 05/12 si apre in Francia una fase di duro scontro sociale contro il tentativo del governo di aumentare l’età pensionabile [oggi a 62 anni] e di introdurre il sistema contributivo. Prime risposte ci sono già state, in particolare nel settore del trasporto pubblico, ma da giovedì le dimensioni della mobilitazione saranno di ben altra portata.
Gran parte dei sindacati francesi, la lista delle adesioni è lunghissima, gli studenti e i lavoratori precari, i Gilets gialli, le lavoratrici e i lavoratori si preparano a dare una dura risposta al Governo di Macron.
Esattamente il contrario di quello che è successo in Italia dove la riforma Fornero del 2012 portò l’età pensionabile a 67 anni e 6 mesi e il sistema contributivo sono stati introdotti con risposte debolissime dei principali sindacati.
In questo quadro di mobilitazione che parla a tutte le lavoratrici e i lavoratori europei, è necessario riprendere anche nel nostro paese la lotta per l’abrogazione della riforma Fornero, che non è stata certamente abolita con l’introduzione di quota 100, che interessa comunque una parte minoritaria del mondo del lavoro, tagliando fuori in particolare i giovani e le donne.
I 62 anni di anzianità anagrafica per accedere alla pensione, senza alcuna penalizzazione, con il salario minimo contrattuale di 9 euro all’ora per qualsiasi prestazione lavorativa, sono tutti obiettivi da perseguire nel nostro paese e in Europa.
Il salto tecnologico che investe e attraverso tutte le attività produttive e i servizi, lo sviluppo inarrestabile della scienza, propongono con forza il tema della riduzione del tempo di lavoro nell’arco della giornata, della settimana, dell’intera vita lavorativa.
Il suo contrario è la disoccupazione di massa, la precarietà, l’aumento dello sfruttamento.
Terremo un flash mob ed una conferenza stampa giovedì 05/12 dalle 11,30 alle 12,00 c/o il Ponte degli Scalzi a Venezia, per illustrare la mobilitazione che avverrà in tutte le principali città italiane.
Giovedì 05/12 si apre in Francia una fase di duro scontro sociale contro il tentativo del governo di aumentare l’età pensionabile [oggi a 62 anni] e di introdurre il sistema contributivo. Prime risposte ci sono già state, in particolare nel settore del trasporto pubblico, ma da giovedì le dimensioni della mobilitazione saranno di ben altra portata.
Gran parte dei sindacati francesi, la lista delle adesioni è lunghissima, gli studenti e i lavoratori precari, i Gilets gialli, le lavoratrici e i lavoratori si preparano a dare una dura risposta al Governo di Macron.
Esattamente il contrario di quello che è successo in Italia dove la riforma Fornero del 2012 portò l’età pensionabile a 67 anni e 6 mesi e il sistema contributivo sono stati introdotti con risposte debolissime dei principali sindacati.
In questo quadro di mobilitazione che parla a tutte le lavoratrici e i lavoratori europei, è necessario riprendere anche nel nostro paese la lotta per l’abrogazione della riforma Fornero, che non è stata certamente abolita con l’introduzione di quota 100, che interessa comunque una parte minoritaria del mondo del lavoro, tagliando fuori in particolare i giovani e le donne.
I 62 anni di anzianità anagrafica per accedere alla pensione, senza alcuna penalizzazione, con il salario minimo contrattuale di 9 euro all’ora per qualsiasi prestazione lavorativa, sono tutti obiettivi da perseguire nel nostro paese e in Europa.
Il salto tecnologico che investe e attraverso tutte le attività produttive e i servizi, lo sviluppo inarrestabile della scienza, propongono con forza il tema della riduzione del tempo di lavoro nell’arco della giornata, della settimana, dell’intera vita lavorativa.
Il suo contrario è la disoccupazione di massa, la precarietà, l’aumento dello sfruttamento.
Terremo un flash mob ed una conferenza stampa giovedì 05/12 dalle 11,30 alle 12,00 c/o il Ponte degli Scalzi a Venezia, per illustrare la mobilitazione che avverrà in tutte le principali città italiane.
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