Ufficio Stampa PRC 24 gennaio 2020
Sabato 25 gennaio, manifesteremo anche in Italia nell’ambito della giornata internazionale di mobilitazione contro la guerra indetta dopo l’ennesima azione terroristica del governo statunitense con l’uccisione del generale iraniano Soleimani.
In Italia si terranno presidi e flash mob, in decine di città anche se il conflitto in Medio Oriente ha perso le prime pagine dei giornali. In particolare riteniamo fondamentale la manifestazione davanti alla base di Aviano dove potrebbero traslocare a breve missili nucleari Nato dalla Turchia.
Rifondazione Comunista sarà in piazza per dire con chiarezza che non vogliamo che l’Italia sia una rampa di lancio per le guerre di Trump, per chiedere che l’Italia ritiri le truppe dall’Iraq e dichiari l’indisponibilità delle basi italiane per aggressioni all’estero.
Gli Stati Uniti stanno utilizzando il nostro territorio come tappa di un ponte aeronavale per uomini e mezzi, come deposito di materiale bellico (anche nucleare) e come snodo strategico delle comunicazioni satellitari. Siamo in guerra da 30 anni senza che nemmeno ce lo dicano.
L’Italia è oggi il 5° avamposto militare statunitense a livello globale e dal 1954 la presenza delle basi statunitensi è coperta da segreto di Stato. Sia il governo sia i finti sovranisti di destra fanno finta che non esista questa pesantissima ipoteca sulla democrazia e sulla sicurezza del nostro paese.
E’ ora di porre la questione della permanenza nel nostro territorio di atomiche USA e delle stesse basi NATO. Chiediamo il ritiro dei soldati italiani dall’Iraq e da tutti gli scenari in cui agiscono come forze di occupazione, la riduzione drastica delle spese militari a partire dallo stop all’acquisto degli F35, lo stop all’esportazione e al transito d’armi verso i Paesi del Golfo e la Turchia, la firma del “Trattato sulla proibizione delle armi nucleari” approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU, la rimozione del segreto di Stato sulla presenza militare statunitense.
La pace che auspichiamo e per cui riteniamo necessario lottare è fondata sulla giustizia, l’autodeterminazione dei popoli, il rispetto dei diritti, una equa ripartizione delle risorse. Una pace incompatibile con il neoliberismo e le sue politiche imperialiste messe in atto da diverse potenze concorrenti.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Gregorio Piccin, responsabile pace
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Sul sito della Rete della Pace un elenco parziale delle iniziative: https://www.retedellapace.it/2020/01/prime-iniziative/
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