L’uccisione del generale iraniano Soleimani avvenuta ieri a Baghdad è un atto di terrorismo internazionale destinato a riaccendere la guerra nell’area. Dopo aver consegnato i curdi a Erdogan, Trump ammazza il principale protagonista della guerra sul campo contro l’Isis. Non nutriamo alcuna simpatia per la Repubblica Islamica ma questo non ci impedisce di considerare Trump un pericoloso terrorista e gli USA la principale minaccia alla convivenza internazionale. Intanto Erdogan invia forze militari e jihadisti in Libia. L’Unione Europea e l’Italia assumano un ruolo di pace. Esigiamo che il governo italiano ritiri le truppe dagli scenari di guerra. Che non si sia complici di prevedibili prossimi massacri in un contesto in cui a pagare le conseguenze di scelte scellerate saranno soprattutto i civili.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-S.E.
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