Per prima cosa esprimiamo la nostra piena solidarietà a chi oggi affronta direttamente questa nuova epidemia: le ammalate, gli ammalati e tutte/i coloro che a diverso titolo vivono questa emergenza sanitaria sulla loro pelle. Un ringraziamento particolare va rivolto alle operatrici e agli operatori sanitari delle strutture pubbliche, di tutte le categorie, impegnati in prima linea.
Solo la Sanità pubblica garantisce oggi con efficacia la salute delle cittadine/i, nonostante i pesanti tagli intervenuti in questi ultimi decenni, nonostante le gravissime carenze di personale, la chiusura di molti presidi ospedalieri, i tagli di posti letto, i flussi di denaro pubblico verso le cliniche e i servizi privati, le esternalizzazioni di molti servizi.
Questa consapevolezza ci dice anche che non è possibile continuare con le politiche fatte in questi anni nel Veneto, dove le risorse sempre più cospicue destinate al settore privato in sanità hanno prodotto un impoverimento del settore pubblico, soprattutto delle sue strutture di base, quelle più vicine ai territori e fondamentali nella tutela del diritto alla salute, che ora sono in sofferenza.
Questa emergenza sanitaria ci dice che vanno rovesciate le politiche di tagli alla sanità pubblica, che invece va potenziata a partire dalle sue strutture di base, con importanti investimenti, con nuove assunzioni e il giusto riconoscimento economico di chi opera nel settore per garantire a tutte/i il diritto alla salute.
Per questo ci siamo sempre battuti. Oggi abbiamo una ragione in più per continuare a farlo.
Paolo Benvegnù e Guglielmo Brusco
Rifondazione Comunista Veneto
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