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Comunicato stampa: WHY NOT? – Flash Mob sul decreto sanatoria

Oggi a Mestre, i richiedenti asilo, lavoratori precari della ristorazione, dei servizi alberghieri, delle cooperative, che lavorano in Fincantieri, e studenti lavoratori con il sostegno di Rifondazione Comunista, hanno organizzato un Flash Mob per chiedere che la sanatoria prevista dal Governo, sia fatta per tutti,  e non solo per i settori previsti, ovvero per badanti, lavoratori agricoli e del settore della pesca.

Una provvedimento insufficiente e che non risponde alle centinaia di migliaia di lavoratori e richiedenti asilo che ancora aspettano il permesso di soggiorno nel nistro paese e che vengono lasciati nella assoluta Incertezza

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Sabato 23 maggio alle ore 11,30 in via Buccari (Mestre), flash mob/conferenza stampa del Partito della Rifondazione Comunista sul decreto sanatoria che limita l’accesso al permesso di soggiorno e alla regolarizzazione solo a una parte delle lavoratrici e dei lavoratori migranti presenti in Italia ovvero, per le badanti, per i braccianti agricoli, per coloro che lavorano nel settore della pesca. Un passo indietro persino nei confronti di scelte fatte dalla destra che nel passato arrivò a regolarizzare, con la legge Bossi/Fini, quasi un milione di immigrate/i presenti allora nel nostro paese.

Si lasciano nella irregolarità e nella precarietà, esposte a ogni forma di ricatto, centinaia di migliaia di persone che non avranno accesso, in questa situazione grave di emergenza sanitaria ed economica, a nessuna forma di tutela, e non potranno accedere né ai servizi sanitari di base né a percorsi di inclusione.

Al flash mob/conferenza stampa di sabato 23/05, saranno presenti oltre al segretario regionale di Rifondazione Comunista, Paolo Benvegnù, il segretario della federazione di Venezia, Renato Panciera e lavoratori di Fincantieri, del turismo, della ristorazione che sono esclusi dalla regolarizzazione.

Rifondazione Comunista è impegnata in tutte le mobilitazioni a livello nazionale per la regolarizzazione di tutte/i le/i migranti presenti nel nostro paese. Riteniamo necessaria questa scelta non solo per motivi umanitari, ma anche per sottrarre al ricatto del lavoro nero e al caporalato, che non è presente solo nelle campagne ma anche in altre attività della produzione e dei servizi.

 

Paolo Benvegnù, segretario regionale
Renato Panciera, segretario provinciale
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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