Questa mattina le lavoratrici ed i lavoratori della arcelor-mittal di Legnaro hanno iniziato un presidio, promosso dalla FIOM-CGIL, davanti ai cancelli dell’azienda, per protestare contro la sospensione dell’attività e la proposta di cassa integrazione a zero ore fatta dall’azienda, e per impedire che le materie prime da lavorare presenti in fabbrica venissero asportate.
Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista ha partecipato al presidio per esprimere la solidarietà politica e materiale del Partito alle lavoratrici ed ai lavoratori in lotta.
Quello della arcelor-mittal (ex-ILVA), conosciuta ai più per la vicenda di Taranto, è un esempio (soltanto uno tra i tanti) dei nefandi risultati che hanno prodotto nel tempo le politiche, comuni al centro-destra ed al centro sinistra, di laissez faire nei confronti dei padroni.
Miliardi di contributi pubblici, soldi quindi provenienti per la stragrande maggior parte dalle tasche di lavoratrici e lavoratori, erogati dallo stato senza porre alcuna condizione su mantenimento dell’occupazione, condizioni di lavoro, innovazione dei processi produttivi in particolare nel senso della compatibilità ambientale, che sono stati consumati dalle aziende esclusivamente a salvaguardia dei profitti, producendo nei fatti chiusure e licenziamenti
Ora più che mai, nel quadro dell’accelerazione della crisi indotta dalla pandemia, deve essere chiaro che proseguire su questa strada sarebbe criminale.
L’indispensabile, massiccio intervento pubblico per il sostegno delle attività produttive ma anche delle piccole imprese, del commercio, dell’artigianato ed in generale del reddito dei più deboli, mirato a contrastare gli effetti della crisi, DEVE essere condizionato al rispetto da parte del padronato di rigidi criteri di salvaguardia dell’occupazione, della qualità del lavoro, di innovazione dei processi e di compatibilità ambientale, e deve avvenire senza conseguenza sulla qualità della vita di chi lavorando produce la effettiva ricchezza del paese.
I soldi per farlo si prendano dove ci sono, dalla rendita, dalla speculazione, dalle grandi ricchezze improduttive e da una politica europea di finanziamento agli stati (non alle banche!) senza interessi e, quindi senza aggravamento del debito pubblico.
Rifondazione Comunista è e sarà fianco di tutte le lavoratrici ed i lavoratori che sono e saranno in lotta per difendere il lavoro, unica fonte reale della ricchezza del paese.
Paolo Benvegnù – Segr reg PRC- Veneto
Giuseppe Palomba – Segr. Prov. PRC-Padova
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