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Dopo le regionali – Documento approvato all’unanimità dal Cpr di Rifondazione Comunista Veneto

Il Comitato politico regionale di Rifondazione Comunista Veneto, convocato a Padova il 3 ottobre, ringrazia tutte le compagne/i che si sono generosamente prodigati per garantire la presenza della lista Solidarietà Ambiente Lavoro (SAL) nella campagna elettorale regionale.
In un periodo particolarmente difficile, con mezzi limitati e superando molti ostacoli, in poco più di due settimane sono state raccolte ed autenticate migliaia di firme, più di quelle necessarie, in ogni provincia del Veneto.
Si tratta di un risultato importante, indicativo di una presenza organizzata e diffusa, ottenuto insieme alle compagne/i del PCI e le candidate/i senza alcuna tessera di partito che hanno scelto di partecipare al progetto di SAL.

Il nostro obiettivo principale in questa tornata elettorale era quello di dare voce ai conflitti sociali e ambientali avanzando una proposta politica capace di confrontarsi con la crisi sistemica che la pandemia ha messo in luce.
Una proposta che non poteva non essere alternativa al centrodestra e al centrosinistra apparentemente contrapposti ma, nella sostanza, convergenti sulle grandi opere, sull‘autonomia differenziata, sulla centralità del mercato e dell’impresa, sul progetto delle olimpiadi invernali di Cortina 2026.
Il risultato delle elezioni regionali ci consegna una straripante vittoria di Zaia che, come altri presidenti di regione, ha ampiamente capitalizzato il ruolo di protagonista nella lotta alla pandemia.

Mentre il blocco di centrodestra, trainato dalla lista Zaia, conquista 3 elettori su 4, la sconfitta del Centrosinistra e del Movimento 5 stelle va oltre ogni previsione.
I 5 stelle perdono i 2/3 dei loro elettori e Arturo Lorenzoni ottiene un risultato di molto inferiore a quello della Moretti nel 2015.
La lista Veneto Che Vogliamo che doveva essere di traino ed innovare il blocco di centrosinistra, sostenuta da alcune liste civiche, da Mdp da Sinistra italiana e Possibile, raggiunge il 2% ed entra in consiglio regionale grazie alla coalizione con il Pd e alla sconfitta dei 5stelle. Analogo discorso vale per i Verdi che subiscono un forte ridimensionamento sulle Europee.
Il nostro risultato, tenendo conto della presenza delle lista Veneto Ecologia Solidarietà e del ritardo con cui abbiamo reso pubblica la nostra proposta, non è certamente esaltante, ma nemmeno lontano dalle nostre aspettative.

Questo è stato per noi un tempo di semina, lo sviluppo di un piano di lavoro politico che è cominciato prima e continua dopo le elezioni, che va ulteriormente rafforzato sviluppando nuove interlocuzioni.
Il nostro obiettivo è la costruzione di una coalizione sociale e politica, ecologista, femminista, antiliberista e anticapitalista, capace concretamente di promuovere iniziative di lotta in difesa dell’ambiente e dei ceti popolari e contro ogni forma di oppressione e di discriminazione.

Il Comitato politico regionale di Rifondazione Comunista Veneto dà mandato al segretario regionale e alle segreterie provinciali di avviare subito un confronto con il PCI e con tutte/i quelle/i che hanno sostenuto le nostre liste provinciali, con l’obiettivo di dare continuità alla esperienza di SAL e per un suo allargamento.

Propone:

dopo il risultato del referendum costituzionale che ha visto non solo la vittoria del Sì, per la riduzione del numero dei parlamentari, ma anche una buona tenuta del fronte del No, di riprendere con forza una campagna per una legge elettorale nazionale proporzionale secondo le linee dettate dai costituenti.

Di avviare subito una campagna di massa per:
• il prolungamento del blocco dei licenziamenti e degli sfratti per tutto il 2021;
• il diritto ad andare in pensione a 62 anni come in Francia senza limiti di anzianità lavorativa;
• il diritto ad un reddito che consenta di vivere dignitosamente a chi ne è privo;
• un piano di riconversione ecologica delle produzioni e un intervento pubblico in economia che sia centrato sui bisogni sociali, sulla cura del territorio e dell’ambiente, sulla sanità e la scuola pubblica, per creare nuova e buona occupazione.

Padova, 3 ottobre 2020

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1 Comment

  1. Aldo

    Occorre fare crescere la componente politica di classe unificando le forze che si ispirano ai principi enunciati.
    Senza l’unità organica di tutte le forze autenticamente di sinistra questi principi resteranno lettera morta.