In Evidenza, Regione Veneto, Sanità

ZAIA SI DIMETTA!

Più di 3000 decessi da metà novembre nel Veneto. Questa è la dura realtà da cui non si può sfuggire. É il prezzo che siamo stati costretti a pagare per la collocazione del Veneto nella stretta “riserva” delle regioni gialle. Già a metà novembre, il numero dei decessi giornalieri ha cominciato a crescere in modo significativo: prima poche unità poi decine fino a superare anche il numero di 100, Ai primi di dicembre la mortalità in Veneto, in proporzione al numero degli abitanti, era all’incirca 4 volte quella della Germania che decideva il lockdown nonostante possieda il miglior sistema sanitario in Europa. Zaia ha scelto, insieme al governo, di mantenere la nostra regione nella zona gialla e le ampie libertà di movimento che comporta, sotto la pressione evidente delle categorie economiche, nonostante la conta quotidiana dei morti. Il portafoglio ha contato più delle vite umane, esattamente come nella Bergamasca durante la prima ondata. Due settimane fa, chiedevamo misure più restrittive con un comunicato stampa ed una manifestazione a Venezia, di cui i media hanno dato notizia. Lo ha fatto anche la Cgil, unica tra le grandi organizzazioni sindacali, sollecitando l’intervento del ministro Speranza. Oggi abbiamo un numero di contagi quattro volte superiore alla Lombardia, e il primato nazionale dei contagi e delle vittime. Le chiacchiere di Zaia e del suo apparato di propaganda e di imbonimento devono fare i conti con i fatti. Di fronte a questi risultati, che segnano il fallimento delle politiche di contenimento della pandemia nel Veneto, nonostante il generoso impegno e le qualità delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica, Zaia deve assumersi le sue responsabilità e deve fare l’unica scelta sensata: si dimetta! Dopo questa Caporetto si dovrebbe fare così.

Paolo Benvegnù, Solidarietà Ambiente Lavoro 
zaia dimettiti

4 Comments

  1. Cristina

    Troppe chiacchiere, di saldo solo il portafoglio degli i industriali e commercianti,

  2. alessandra

    Sono pienamente d’accordo il voler tenere la nostra regione in zona gialla è stata una decisione
    assolutamente sbagliata che stiamo pagando molto cara con un numero spaventoso di infettati e vittime, che si sarebbero potute evitare con una decisione più severa e sensata, che si è preoccupata solo di favorire le esigenze economiche trascurando la salute umana

  3. Dino

    Non vi è alcun dubbio sul fatto che vi sia stato un meschino mercanteggiamento tra lo zaia ed il governo centrale circa il mantenimento del Veneto in area gialla anche davanti alle incredibili morie di persone e contagi. Come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”; che sia la questione dell’autonomia del Veneto della serie tu non mi rompi i coglioni con la questione dell’autonomia e noi ti lasciamo il veneto in area gialla? L’elemento di maggior spicco che ha permesso al Veneto di rimanere in area gialla è stato in buona parte dovuto alla riserva di posti letto, in particolare quelli destinati alle terapie intensive. Questo, tradotto in un linguaggio più semplice, ha significato mandare a morte migliaia di persone, però collocate in ospedale e quindi “assistite”. Lo zaia è in politica da oltre 22 anni, lautamente da noi pagato, al servizio del capitale e del liberismo più sfrenato (consigliere comunale prima, presidente di provincia per due volte, ministro nel governo berlusca, governatore ripetutamente rieletto per Regione Veneto). Io penso che vi siano gli estremi per una denuncia penale di noi cittadini verso costui, denuncia avente quale motivazione il concorso in omicidio colposo plurimo! Quello che stiamo vivendo è la conseguenza della politica italiana, asservita alle multinazionali, non ultima quella del farmaco, perpetrata dai soliti soggetti, politicanti di professione che non sono nemmeno in grado di piantare un chiodo. Essi nella loro vita non hanno mai lavorato come invece sono costretti a fare gli operai o i contadini od anche gli artigiani, ogni giorno, sottopagati, continuamente ricattati dal potere delle multinazionali. Dove vogliamo andare con questa povera italietta quando abbiamo un individuo come napoletano (che si ritiene o riteneva un comunista), che è in politica dal 1953!!!!, diventando persino presidente della Repubblica, e da allora da noi mantenuto; per non parlare di tutti gli altri che sono negli scranni del potere da 20/30/40 anni……,..,

  4. Corona

    Vorrei sapere perché non si è tenuto Crisanti!!!