#PADOVA venerdì 2 LUGLIO ore 18, volantinaggio della SOCIETÀ DELLA CURA – PADOVA davanti alla Banca d’Italia in via Roma.
Dal 7 all’11 luglio 2021, Venezia ospiterà il G20 l’incontro dei ministri dell’economia e della finanza dei paesi più ricchi del mondo: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea.
Discuteranno, e decideranno, del nostro presente e del nostro futuro.
Non è ammissibile che un élite di super ricchi controlli il 90% della ricchezza globale.
Ricordiamo che i governi del G20 rappresentano il 66% degli abitanti della Terra, il 75% del commercio internazionale, l’85% del Pil e l’84% delle emissioni di gas climalteranti. Le loro responsabilità sono enormi!
La pandemia non è un’incidente di percorso, bensì un eccezionale evidenziatore di tutte le insuperabili contraddizioni del modello capitalistico e che è necessario mettere in campo una sfida capace di opporre solidarietà ed uguaglianza a competizione e dominio e all’arroganza di coloro che si rappresentano come gli intoccabili padroni del mondo.
Serve invertire completamente la rotta per uscire dall’economia del profitto.
La finanza e i profitti speculativi che questa produce sulle spalle della collettività (nelle borse valori si guadagna mentre aumentano la disoccupazione, la povertà e i conflitti), lo sfruttamento del lavoro portato a conseguenze sempre più odiose, le rapine ai danni dell’ambiente e delle popolazioni più fragili, sono tra le massime espressioni di un modello di società che va messo radicalmente in discussione.
Il fisco può essere una delle leve di cambiamento. Bisogna far pagare le tasse alle grandi multinazionali, come Google, Amazon, Facebook e Microsoft, i cui profitti si sono enormemente ingigantiti nell’ultimo anno.
In Italia serve un prelievo di solidarietà e una tassa di successione sui grandi patrimoni.
Oggi bisogna spendere i soldi del PNRR per migliorare i servizi essenziali come la sanità e fare investimenti pubblici che creino lavoro decente:
tutto quello che non possono fare i “tecnici” scelti da Draghi per affiancarlo, nomi che già hanno fatto tanti danni al paese.
Società della Cura – Padova
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