“Sabato 18, parteciperò alla manifestazione nazionale convocata a Firenze dal collettivo di fabbrica GKN – dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea - perchè solo una ripresa delle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori può salvare questo paese. Da anni la politica è al servizio di Confindustria e delle multinazionali senza differenze sostanziali tra i due poli oggi uniti nel governo Draghi come ieri in quello Monti. Sono trenta anni che si fanno riforme contro la classe lavoratrice. Hanno ragione gli operai della GKN quando recuperano la parola d’ordine della Resistenza a Firenze. ‘Insorgiamo’, innanzitutto per chiedere una legge vera contro le delocalizzazioni con sanzioni efficaci e non le blande bozze del ministro Orlando peraltro bocciate dall’alleato leghista. L’unica strada è l’unità della classe lavoratrice e l’unificazione delle vertenze. Il governo dovrebbe chiamare alle loro responsabilità Elkan e Stellantis, invece Draghi e Giorgetti fanno finta di niente mentre si delocalizza GKN che lavora per il gruppo e la stessa Sevel è a rischio. Non pervenuto neanche il commissario europeo Gentiloni mentre tra le cause del dumping all’interno dell’Unione c’è l’assenza di un salario minimo europeo. Mentre i grandi gruppi si spartiscono i soldi del PNRR, nessuna riforma viene fatta a favore di lavoratori e disoccupati. Bisogna tassare i ricchi, estendere il reddito a chi è oggi è escluso, istituire un salario minimo orario legale di almeno 10 euro lordi, ridurre orario, fare un piano per il lavoro. Solo un’insurrezione solidale della classe lavoratrice può imporre queste priorità“.
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