La rubrica di Aldo Cazzullo sul Corsera
Da: Maurizio Acerbo [mailto:maurizioacerbo@gmail.com]
Inviato: lunedì 1 novembre 2021 17:14
A: Ficarra Luigi
Oggetto: Re: ANTICOMUNISMO
Risposta perfetta caro Luigi. Se non sarà pubblicata la tua lettera dal Corriere la diffonderemo noi.
M.
Da:Ficarra Luigi [mailto:luigiarcifra@gmail.com]
Inviato: sabato 23 ottobre 2021 21:02
A: (letterealdocazzullo@corriere.it)
Oggetto: ANTICOMUNISMO
Egregio dr. Aldo Cazzullo,
non mi sorprende leggere quanto ha scritto oggi sul Corriere, avendo lei una cultura liberale nel senso proprio della parola e non liberaldemocratica, quale fu quella di Piero Gobetti, che è stato uno dei pensatori che hanno positivamente influito nella mia formazione.
Critico l’identificazione che lei compie fra comunismo e stalinismo: confusione a mio parere compiuta come dirò, con un preciso interesse ed un calcolo intellettualmente non corretto, da chi avversa il comunismo per il programma sociale da esso proposto. Non a caso lei, come pure risulta dal suo articolo di oggi, si pone come avversario della teoria politica, il marxismo, che con maggior decisione lo propugna.
Invero, essendo lo stalinismo una deleteria negazione della libertà e della partecipazione dei cittadini alle decisioni economiche, sociali e politiche, ponendone una necessaria identificazione col comunismo, ne consegue una facile battaglia contro quest’ultimo.
Infatti, dicendo che chi si batte per il comunismo è un nemico della libertà e di ogni valore democratico, si spiana la strada per presentarlo agevolmente come avversario da eliminare dall’agone politico. Come lei, assieme a tutti i liberali, propone.
Insisto nel dire che lei comunicando che i comunisti sono da avversare essendo degli stalinisti, insegna che sono da demonizzare tutti i pensatori ed uomini politici che si sono richiamati al comunismo e si sono battuti per esso: da Gramsci ad Aldo Natoli, autore di uno studio profondo sullo stalinismo, ‘Sulle origini dello stalinismo’, che le consiglio di leggere. E demonizza pure tutti i comunisti che pur oggi minoritari sono attivi nel nostro paese sotto le bandiere del Prc, partito dichiaratamente antistalinista, e quelli che furono vittime dirette dello stalinismo in Russia, in Spagna, in Italia ed in tutto il mondo.
Le chiedo di voler considerare questa mia critica e, ricordando che un grande pensatore come Primo Levi rifiutò con decisione in ‘Sommersi e salvati’ l’identificazione da lei proposta, mi auguro che ne parli nella rubrica che cura sul Corriere. Un cordiale saluto
Luigi Ficarra (Padova)
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