Rifondazione Comunista ha partecipato stamane al presidio/conferenza stampa dei lavoratori di Grafica Veneta per presentare la sentenza del procedimento penale che ha sancito la condanna di alcuni dirigenti dell’azienda. Al di là delle pene, minime ed esclusivamente pecuniarie, consentite dal patteggiamento, quella sentenza conferma la corresponsabilità della dirigenza aziendale nelle note vicende.
Come Rifondazione Comunista, orgogliosi di avere contribuito a scoperchiare la pentola, esprimiamo il nostro appoggio a FIOM-CGIL ed ADL-Cobas nella richiesta al Prefetto di riaprire, proprio sulla base di questa condanna, il tavolo di trattativa, e confermiamo la nostra solidarietà, morale e materiale, alla lotta dei lavoratori vittime dello sfruttamento e delle violenze aziendali.
A questi lavoratori devono essere garantiti il posto di lavoro, una adeguata retribuzione ed i risarcimenti per i danni subiti.
Condanniamo le dichiarazioni razziste di un dirigente (che non merita neppure di essere nominato) le cui convinzioni ricalcano – si spera inconsapevolmente – la teoria nazista dell’untermensch.
Ribadiamo che continueremo nel nostro impegno per fare emergere l’iceberg dello sfruttamento e del caporalato nei subappalti in Veneto, di cui la vicenda Grafica Veneta costituisce solo la parte emersa.
Giuseppe Palomba, segretario provinciale
Paolo Benvegnù, segretario regionale
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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