Anche oggi, come Rifondazione Comunista, abbiamo partecipato alla manifestazione che i lavoratori di Grafica Veneta hanno fatto, in piazza a Trebaseleghe, per rivendicare i propri diritti.
Con la stessa convinzione con cui già dal 31 luglio scorso, quando lo scandalo del caporalato, dello sfruttamento, delle violenze perpetrate ai danni di quei lavoratori era appena emerso e Rifondazione prese l’iniziativa di proporre a partiti ed organizzazioni della sinistra alternativa di sostenerli pubblicamente, abbiamo manifestato insieme a loro ed a Fiom-Cgil e Adl-Cobas che li rappresentano.
In presenza di una sentenza, pur patteggiata, che riconosce i reati commessi ai danni dei lavoratori e condanna perciò alcuni dirigenti, torniamo a chiedere con loro che gli venga garantito il diritto al lavoro, ad una vita dignitosa ed il giusto compenso per tutto il lavoro fatto e sul quale Grafica Veneta ha costruito i propri profitti.
Questa vicenda, caso tutt’altro che isolato in questo paese ed in questa regione, dimostra come si sia passato ogni limite: lavoratrici e lavoratori sfruttati, sotto pagati, precarizzati, considerati di fatto merce da consumare (e uccidere, al ritmo di 3 al giorno) in nome del profitto, salvo poi licenziarli quando non servono più, non sono solo nelle cooperative di cui si è servita Grafica Veneta, sono una componente sempre più grande del lavoro di questo paese, dalla piccola WLF di Camposampiero alle grandi ACC e Ideal Standard di Belluno, alla GKN, a Fincantieri.
Per questo la vicenda di Grafica Veneta non parla solo dei lavoratori con cui eravamo in piazza stamattina, né tantomeno parla solo di migranti: difendendo se stessi questi lavoratori difendono i diritti di tutte e tutti. Perché là dove passa la negazione dei diritti e della dignità di uno si apre la strada perché siano negati a tutte e tutti. Per questo siamo e resteremo al loro fianco fino in fondo.
Giuseppe Palomba
Segretario prov.le PRC Padova
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