Sabato 18/12 alle ore 11, consegneremo alle prefetture di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza i moduli con le firme raccolte nei luoghi di lavoro, ai mercati delle città e cittadine venete per chiedere al governo di intervenire sul costo delle bollette di luce e gas, per impedire un ulteriore salasso sui magri redditi delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati.
L’andamento del mercato delle materie prime non è la sola causa dei costi insostenibili dei consumi energetici nel nostro Paese, che sono il 20% più alti della media europea. Pesano moltissimo la remunerazione dei capitali investiti ed il complesso di oneri fiscali impropri che gravano sui costi finali.
Abbiamo raccolto migliaia di firme nel Veneto e consideriamo l’iniziativa di sabato 18 un primo passo di mobilitazione. Una mobilitazione che riteniamo necessaria per difendere dal carovita i salari, le pensioni e gli stipendi, peraltro già molto bassi nel nostro Paese.
Comitato regionale veneto di Rifondazione Comunista
Segue il testo proposto ai cittadini, ai quali abbiamo chiesto l’adesione e la firma:
“Noi cittadine e cittadini, fortemente preoccupati dal forte aumento delle bollette di luce e gas, che si accompagna al generale aumento di altri generi di prima necessità, a fronte di salari stipendi e pensioni in molti casi già insufficienti a garantire una vita dignitosa e serena, chiediamo di cassare gli aumenti previsti in generale ma in particolare per i ceti popolari. La media europea dei costi per i consumi energetici è del 20% inferiore, anche in ragione dei molteplici oneri impropri che noi paghiamo sugli importi finali delle bollette”.
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