Egregia dr.ssa Elena Donazzan, assessora all’Istruzione nella Regione Veneto,
nella lettera da lei inviata alle scuole venete in occasione del giorno della memoria del genocidio compiuto dai nazisti e dai fascisti contro il popolo ebraico, il popolo dei Rom, e tutti gli antifascisti di ogni orientamento (comunisti, socialisti, cattolici e liberali), lei non ha nemmeno citato i responsabili primi dell’eccidio: fascisti e nazisti.
Ha comunicato cioè agli studenti un’informazione generica che non fa loro comprendere le cause e l’origine del dramma, lasciandoli nell’ignoranza.
Per questo motivo tantissimi docenti veneti hanno manifestato un’elevata critica nei suoi confronti, perché compito primario dell’istruzione è far comprendere le cause di un fenomeno storico sì grave come il genocidio dei ‘diversi’, prima fra tutte l’odio razziale.
Lei quindi avrebbe dovuto innanzitutto ricordare le leggi razziali emanate dal governo fascista nel 1938, che portarono alla persecuzione, agli arresti ed agli internamenti nel campo di concentramento di Fossoli di migliaia e migliaia di ebrei, e diedero lo spunto per una più larga ed intensa persecuzione di rom e sinti.
Doveva dire, sinteticamente, che il fascismo negli annoi ’30 promosse ed organizzò con due suoi esponenti, Badoglio e Graziani, il terribile genocidio del popolo libico e di quello etiope, genocidi la cui organizzazione fu presa a modello dai nazisti, che l’applicarono in Germania su larga scala, assassinando milioni di diversi, ebrei per primi.
Doveva invitare gli studenti, facendolo per prima lei stessa, a leggere Primo Levi che nei suoi scritti denunciava preoccupato e con angoscia le persecuzioni dello Stato di Israele contro il popolo palestinese; e non condannare solo il fondamentalismo islamico dell’Isis, ma dire anche che Israele occupando con una illecita colonizzazione diffusa i territori della Cisgiordania e parte della Siria (il Golan), colonizzazione recentemente condannata, come lei dovrebbe sapere, da dodici paesi europei, Italia compresa, viola tutte le leggi internazionali.
Ritenendo di poterne interpretare il pensiero, le scrivo questa denuncia anche a nome degli antifascisti e dei comunisti padovani.
Luigi Ficarra (avvocato in Padova)
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