Il ministro Lollobrigida parla come Casa Pound. Chi giura sulla Costituzione e poi ricicla la menzogna del rischio in Italia di una “sostituzione etnica”, mostra unicamente il fallimento delle politiche governative e lo sdoganamento definitivo delle peggiori culture razziste. Un fallimento perché l’Italia di oggi agisce e si comporta come un paese del gruppo Visegrad dovendo contemporaneamente assolvere ad impegni internazionali derivanti dalle convenzioni che ha ratificato. La minaccia che si avanza, di un’Italia un tempo etnicamente purissima e ora contaminata dall’arrivo da altri paesi, è un modo logoro per distrarre l’attenzione rispetto alle scelte che il governo ha operato e intende operare, quelle che favoriscono i più ricchi, che bloccano i salari e le pensioni, che continuano l’opera di distruzione ambientale e del welfare, che sostengono le guerre, il riarmo, come unica significativa voce di spesa. Ma il retroterra su cui si fondano le affermazioni del ministro Lollobrigida sono quanto di più vicino alla cultura fascista di cui lui e il suo partito si dimostrano ancora portatori. Quella della sostituzione etnica è la versione 2.0 della difesa della razza ed è un cavallo di battaglia complottistico del neofascismo in Europa e negli USA. Un ennesimo insulto al 25 Aprile a cui ci avviciniamo. Bisogna contrastare chi dimostra nei fatti di essere ancora rimasto ancorato a quelle leggi razziali solo formalmente oggi condannate.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare
Comments Closed