Compagne e Compagni della federazione di Padova di Rifondazione Comunista hanno partecipato questa mattina alle manifestazioni svoltesi nella provincia durante lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della metalmeccanica del nord-Italia (al sud lo sciopero sarà il 10 luglio).
Nella maggior parte degli interventi, lavoratrici e lavoratori, delegat* di base e dirigenti hanno sottolineato come, al di là della propaganda governativa passivamente veicolata dai media, la situazione del lavoro sia sempre più critica: vantarsi di un aumento del Pil a fronte di una diminuzione della produzione industriale, dell’aumento delle assunzioni dimenticando che la maggior parte non è stabile (in Veneto solo meno di 200000 su 900000 sono i contratti a tempo indeterminato) ma legata a precarietà, voucher ed esternalizzazioni, fingere che il taglio del cuneo fiscale sia un aumento delle retribuzioni e non una ridestinazione del salario differito a solo vantaggio dei padroni, dimenticare che gli aumenti salariali non coprono che solo in parte l’inflazione reale (che non è uguale per tutt*, e che ad esempio per le/i metalmeccanic* è stimata nell’ordine del 12%) significa nei fatti mentire spudoratamente.
Alla fine, l’indicazione che emerge dalle e dagli scioperanti è chiara: sono necessarie politiche industriali, del lavoro, del reddito, fiscali, dei servizi e del wellfare, in netta contrapposizione con quelle dell’attuale governo (e, aggiungiamo, con quelle di tutti i governi precedenti), da perseguire con le lotte, le manifestazioni, gli scioperi fino allo sciopero generale.
Noi di Rifondazione Comunista condividiamo questi obiettivi, e continueremo a lavorare per il loro raggiungimento, stando al fianco di tutt* le/i lavorat* ed i sindacati in tutte le lotte reali.
Giuseppe Palomba – cosegretario provinciale e responsabile lavoro della federazione del PRC-SE di Padova
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