Sono state/i in centinaia a raccogliere l’appello per l’apertura della fase costituente di Unione Popolare, nonostante il caldo soffocante di Roma. L’incontro di ieri, che si è protratto fino alle 17.00, si è tenuto presso il Circolo Arci Concetto Marchesi, nella periferia romana, dove Rifondazione Comunista, sta svolgendo la sua festa cittadina. Luigi de Magistris, aprendo i lavori, ha rilanciato la proposta di uno spazio ampio e inclusivo, non composto solo da forze politiche ma che deve coinvolgere coloro che oggi condividono le nostre opinioni ma non sono rappresentati dalla politica esistente.
Al mattino ci sono state relazioni per esplicitare le campagne su cui UP è già impegnata: dal rifiuto della guerra, di tutte le guerre, a partire da quella in Ucraina che per Unione Popolare, va fermata e non continuamente rifornita di micidiali armamenti. Su questo, UP intende proporre a tutto il movimento contro la guerra una manifestazione nazionale in autunno.
E poi le questioni sociali, in primis la Legge di iniziativa popolare per l’istituzione di un salario minimo orario di 10 euro, indicizzato; l’opposizione al disegno di legge “Calderoli” e a qualsiasi tentativo di imporre l’autonomia regionale differenziata, contro cui saremo in piazza il prossimo 30 settembre; le questioni ambientali, le forme di lotta da intraprendere per fermare il “migranticidio” che avviene ogni giorno alle frontiere della Fortezza Europa. Nel pomeriggio, su queste relazioni c’è stato un ricco dibattito.
Dai prossimi giorni sarà possibile, anche e soprattutto a coloro che non fanno parte delle organizzazioni fondatrici (Prc, PaP, ManifestA, DemA), aderire ad Unione Popolare, condividendone il manifesto e iscrivendosi ad una piattaforma informatica. Verrà generalizzata la realizzazione di coordinamenti di Unione Popolare nei diversi territori, si sta perfezionando uno statuto e ci si sta preparando al vero e proprio appuntamento costituente che si terrà in autunno. Ma Unione Popolare nasce soprattutto per unire uomini e donne nei luoghi di sfruttamento e di conflitto, sarà quello il banco di prova in cui si proverà a crescere e a riappropriarci di uno spazio nel Paese, che pone al centro l’applicazione integrale della Costituzione a cui, da molti anni, le istituzioni hanno rinunciato e che viene sempre di più ignorata e stravolta.
Coordinamento Unione Popolare
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