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MARELLI GIORNO 30 – Compagni

Oggi è esattamente un mese che siamo in presidio, da quel maledetto 19 settembre quando tutto è iniziato. Un mese intenso dove fuori dai cancelli abbiamo imparato tante cose, dove si sono creati legami nuovi, dove tanti stereotipi da fabbrica son saltati e ci siamo ritrovati improvvisamente tutti sulla stessa barca. È un’esperienza che indubbiamente lascerà il segno, sia in noi che nel territorio, perché sta diventando una lezione di vita e comunità che non lascia nessuno indifferente.
Oggi è uno di questi momenti che meritano di essere raccontati e che lasciano il segno. È da parecchi giorni che, in vista delle temperature in diminuzione, stavamo cercando un gazebo chiuso e solido che ci consentisse di presidiare i cancelli rimanendo però riparati da vento e pioggia. Avevamo bisogno di una misura abbastanza specifica che ci consentisse di posizionarlo al meglio, che fosse abbastanza solido da resistere alle intemperie sempre più violente degli ultimi tempi, che fosse alla nostra portata. Purtroppo, sul territorio non siamo riusciti a reperirlo, allora abbiamo provato a chiedere quanto costasse noleggiarlo. I costi per un paio di mesi erano esorbitanti, rasentavano i duemila euro, ed in cassa non arriviamo tuttora a questa cifra. Nel frattempo le condizioni meteo sono peggiorate, sono arrivate le prime piogge e le temperature si sono abbassate. La nostra amica Sara Quartarella allora, da ottima social manager Fiom qual è, ha iniziato a lanciare appelli di SOS per il nostro presidio. E neanche il tempo di scriverlo, hanno immediatamente risposto da Padova i Compagni della locale sezione di Rifondazione Comunista Prc Padova. Il segretario Beppe Palomba non ha esitato un attimo a metterci a disposizione la struttura in loro possesso che usano per le feste, caricarla su un furgone con tutta l’attrezzatura per montarla e venire stamattina assieme ad altri tre compagni, tra cui il segretario di Rifondazione Comunista Bologna Mauro Collina, per montarcela. Che dire, se non grazie davvero di cuore perché nonostante la distanza, il meteo non ottimale, neanche ci conoscevano se non per sentito dire, eppure ci han portato una struttura di valore per continuare nella nostra lotta. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulla parola Compagni, ora sa cosa significa, il valore che c’è dietro.
Stamattina era con noi anche una nutrita delegazione della FIOM Rimini, guidata dal Segretario Daniele Baiesi. Ci han portato un po’di provviste, solidarietà e sostegno pratico dato che anche loro si sono messi a disposizione per il montaggio del gazebo. Della delegazione facevano parte anche le RSU della SCM Group di Rimini e della SCM Fonderie, coi delegati Andrea e Mauro. Da Bologna incece Andrea della Selcom è stato anche lui arruolato nella squadra “carpentieri” per il montaggio assieme a Cristiana della Fiom, la nostra official moral supporter. Tante braccia insomma per un lavoro di squadra rapidissimo, interrotto solo da una doverosa pausa pranzo (stava per chiudere il locale quando ci siamo presentati) alla Cà Rossa, dove i nostri ospiti si sono ristorati e riacclimatati dal freddo umido del piazzale. Poi tutti a finire il lavoro e gran foto finale con i dipendenti in sciopero di turno
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Nel pomeriggio sono arrivati al presidio altre due RSU bolognesi, dalla Emag di Anzola e la Sysdata di Bologna assieme a Sonia dell’apparato. A sorpresa, con due cartoni pieni di pinze dolci, ci ha fatto gradita visita un consigliere comunale del PD di Cento, del quale purtroppo non sono riuscito a reperire il nome ma che ringraziamo tantissimo!
Ora è sera, il Gazebo splende nel piazzale, lo stiamo riallestendo affinché da domattina sia agibile ed operativo per la sua funzione cruciale di presidio dei cancelli. Un altro tassello è andato al suo posto grazie alla incredibile generosità che ci state offrendo. E ad andare al weekend speriamo di mettere a posto i rimanenti.
Buonanotte a voi tutti/e che ci seguite, siam davvero contenti di raccontarvi quanto ci accade perché stiamo scrivendo una bella pagina di storia che, giorno dopo giorno, si allarga sempre di più da quelli che sono i meri confini di un piazzale di una fabbrica che sta chiudendo. È una storia fatta di solidarietà, di persone, del sindacato nella sua forma più autentica, della politica che si mette davvero al servizio del cittadino in difficoltà. Una storia che ci vede sempre più compagni di strada, di viaggio, di lotta.
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