15 aprile 2002 la morte.
15 aprile 2025 la memoria.
ALL’OPERAIA LUISA CIAMPI, PER NON DIMENTICARE.
A 23 anni dalla morte il nostro imperituro ricordo.
Alle 6 di mattina, mentre in tutto lo stabilimento Electrolux di Susegana le linee di produzione venivano avviate, alla linea 3, nella buca di saldatura, le operaie accendevano il cannello di saldatura.
Un boato e un’esplosione di fuoco improvvisa trasformarono tutto.
Durante la notte tra l’11 e il 12 novembre 2001, dalle cabine di carica era fuoriuscito il gas inodore, il quale, depositandosi aveva riempito le buche di saldatura (profonde 50 centimetri), dove gli operai saldatori scendevano i pochi gradini, per trovarsi il frigorifero a misura utile per saldare le tuberie dei motori.
Non c’erano sensori. La fuga di gas trovata fu sottostimata, nessun allarme.
A innestare l’esplosione fu l’accensione dei cannelli di saldatura.
Un inferno. Rimasero ustionati diversi operai, alcuni in modo grave, e diverse donne. Non tutti si salvarono.
Tanti i feriti portano per la vita i segni esterni del fuoco e altri interni nell’animo.
Cicatrici, queste ultime, altrettanto inguaribili che coinvolsero tanti lì presenti in quel fatale giorno.
Tutto cambiò. La fabbrica fu chiusa per giorni.
Dopo 6 mesi di atroci sofferenze nel reparto grandi ustionati dell’ospedale di Padova, il 15 aprile 2002, a 41 anni, morì Luisa Ciampi.
Lasciò figlio, fratelli, genitori, la vita.
Oggi, in quel tragico punto la fabbrica si è trasformata, ha altri impianti, altri operai, altre storie.
Nella memoria di chi c’era, resta la certezza che tutto era evitabile e che tutto non abbia mai più a ripetersi.
CIAO LUISA, NOI OPERAI.
Compagn@ Electrolux